01 maggio 2013

Weak point



“Le donne sono una debolezza”, diceva sempre il mio vecchio.
Ed è vero, rendono deboli. Rendono poco efficiente il cervello. Succhiano sangue ed ossigeno, impedendo il normale funzionamento dell’organismo.
Dovrei mettere a posto l’infermeria. Dovrei spalare letame. Dovrei seguire i miei normali turni allo stand del mercato. E invece mi ritrovo a preoccuparmi per una cazzo di donna. Questo non va bene.
Mi sono sempre vantato di essere libero, senza guinzaglio, capace di fottermene degli altri pensando solo ai fatti miei. E alla luce dei fatti mi sono enormemente sovrastimato.
Nei mondi periferici era facile non affezionarsi alle persone. La morte era dietro ogni angolo, e talvolta la si poteva incontrare ance dopo un semplice rettilineo. Era una cosa che facevi per te, per proteggerti da probabilissimi dolori futuri, non voler bene a nessuno. Ma qui, dove si vive ben più di 30 anni, dove ci si ammala ma ci son gli strumenti per far guarire, dove chi muore è solo un idiota che se l’è andata a cercare, si finisce per cedere. Per voler bene almeno a qualcuno.
Odio essere così. Odio aver dei sentimenti. Odio aver paura di essere inculato alla grande, per questo. Perché appena si viene a sapere che sei un debole, subito ti ritrovi circondato da avvoltoi che vogliono approfittarne. Che vogliono ottenere qualcosa approfittando del tuo buon cuore.
E’ già successo in passato, e non voglio che accada più. Ho perso anche una spalla, per questo. E non voglio più perdere nulla. Non vorrei più perdere nulla. Ma so che è inevitabile, quando ti addolcisci.
Ma non posso farne a meno.
Ho amici adesso per cui dovermi preoccupare. E se non fossero amici sarei comunque in pena in quanto loro medico. Sarebbe mia responsabilità, quantomeno morale, aver cura di loro. Gli uomini possono benissimo cavarsela da soli, a mio avviso. Sanno il fatto loro. Ma per le altre ho paura.
Ho una ragazza, Omi. Da poco, ma ce l’ho. Abbiamo deciso di provarci. Ed è questo a farmi imbestialire. Almeno è una che sa badarsi da sola. Senza bisogno che qualcuno la segua con il biberon come una balia. Ma finirà per farsi uccidere lo stesso, prima o poi. Forse a causa della sua lingua troppo lunga. E io mi devo preoccupare anche per lei.
Aveva ragione mio padre, in fin dei conti.
Le donne sono una debolezza.

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