“Le donne
sono una debolezza”, diceva sempre il mio vecchio.
Ed è vero,
rendono deboli. Rendono poco efficiente il cervello. Succhiano sangue ed
ossigeno, impedendo il normale funzionamento dell’organismo.
Dovrei
mettere a posto l’infermeria. Dovrei spalare letame. Dovrei seguire i miei
normali turni allo stand del mercato. E invece mi ritrovo a preoccuparmi per
una cazzo di donna. Questo non va bene.
Mi sono
sempre vantato di essere libero, senza guinzaglio, capace di fottermene degli
altri pensando solo ai fatti miei. E alla luce dei fatti mi sono enormemente
sovrastimato.
Nei mondi
periferici era facile non affezionarsi alle persone. La morte era dietro ogni
angolo, e talvolta la si poteva incontrare ance dopo un semplice rettilineo.
Era una cosa che facevi per te, per proteggerti da probabilissimi dolori futuri,
non voler bene a nessuno. Ma qui, dove si vive ben più di 30 anni, dove ci si
ammala ma ci son gli strumenti per far guarire, dove chi muore è solo un idiota
che se l’è andata a cercare, si finisce per cedere. Per voler bene almeno a
qualcuno.
Odio essere
così. Odio aver dei sentimenti. Odio aver paura di essere inculato alla grande,
per questo. Perché appena si viene a sapere che sei un debole, subito ti
ritrovi circondato da avvoltoi che vogliono approfittarne. Che vogliono
ottenere qualcosa approfittando del tuo buon cuore.
E’ già
successo in passato, e non voglio che accada più. Ho perso anche una spalla,
per questo. E non voglio più perdere nulla. Non vorrei più perdere nulla. Ma so
che è inevitabile, quando ti addolcisci.
Ma non posso
farne a meno.
Ho amici
adesso per cui dovermi preoccupare. E se non fossero amici sarei comunque in
pena in quanto loro medico. Sarebbe mia responsabilità, quantomeno morale, aver
cura di loro. Gli uomini possono benissimo cavarsela da soli, a mio avviso.
Sanno il fatto loro. Ma per le altre ho paura.
Ho una
ragazza, Omi. Da poco, ma ce l’ho. Abbiamo deciso di provarci. Ed è questo a farmi
imbestialire. Almeno è una che sa badarsi da sola. Senza bisogno che qualcuno
la segua con il biberon come una balia. Ma finirà per farsi uccidere lo stesso,
prima o poi. Forse a causa della sua lingua troppo lunga. E io mi devo
preoccupare anche per lei.
Aveva
ragione mio padre, in fin dei conti.
Le donne
sono una debolezza.
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